L’importanza della traduzione nei festival cinematografici queer
Una parte essenziale, e spesso poco visibile, di un festival cinematografico che propone film internazionali è il comparto traduzione. All’interno di un festival medio, servono numerose persone per garantire la traduzione di un catalogo di una settantina di film.
Chi sono i traduttori ideali per i sottotitoli dei film
Le traduttrici e i traduttori ideali di un festival sono persone che conoscono bene almeno due lingue. Ancor più importante della conoscenza della lingua di partenza è quella della lingua di arrivo. Per la lingua di partenza ci sono dizionari e Internet, ma la bravura di chi traduce non sta solo nel trovare il corrispettivo di una parola in un’altra lingua, quanto più nel modo in cui quella parola viene trasposta nella lingua target.
Passione e attenzione: caratteristiche chiave per tradurre sottotitoli
Tra le caratteristiche fondamentali di chi traduce sottotitoli ci sono un certo amore per i film, per le lingue e per le combinazioni tra le parole. La traduzione è quasi sempre la ricerca di un equilibrio tra un sostantivo e un aggettivo, tra un avverbio e un pronome che viene sottinteso per non appesantire una frase. Servono poi pazienza, cura nei confronti dell’opera che si ha davanti e passione, tanta. Perché il lavoro di chi traduce è spesso un lavoro in solitaria, fatto di rinunce in nome di una traduzione da limare, da finire, da consegnare. Serve tanta attenzione da parte di chi revisiona per far sì che il pubblico possa fruire dei sottotitoli di un film senza vedere la mano stanca del traduttore a cui sfugge un refuso.
Tradurre sottotitoli per un festival queer: una sfida ulteriore
Se tradurre per un festival cinematografico rappresenta una sfida, quella sfida diventa ancora più grande nel caso di un festival a tematica queer, dove entrano in gioco tematiche e sensibilità che sono in continuo divenire e sono permeate da una fluidità che deve andare a braccetto con argomenti che chiedono visibilità e un vocabolario in continua trasformazione. Se la traduzione dei sottotitoli di ogni festival è un atto culturale, nel caso di un festival a tematica queer, diventa anche un atto politico che dà il suo contributo alla volontà di proporre una cinematografia spesso marginalizzata.
[Scopri il nostro servizio di sottotitolazione e richiedi informazioni]
Un decennio di sottotitoli per il Sicilia Queer
Vittoria De Stefani si occupa dei sottotitoli del Sicilia Queer da oltre dieci anni, sin da quando il festival aveva un nome più lungo e lei muoveva i primi passi come traduttrice, offrendo timidamente il suo contributo. Dopo anni di esperienza, oggi si dedica soprattutto alla selezione e formazione delle nuove traduttrici e dei nuovi traduttori che rendono possibile la visione in lingua originale con sottotitoli in italiano dei numerosi film in programma. Nasce una grande soddisfazione nel confronto con chi traduce, nell’ascoltare i loro dubbi, le riflessioni sulle scelte linguistiche e le passioni nate dalle storie che passano sullo schermo.
Un momento condiviso in sala
Vittoria ci ha raccontato che questo è ciò che avviene nelle settimane che precedono il festival. “Poi, finalmente, arriva quella settimana dell’anno in cui il mondo della traduzione entra nel cinema e nel buio della sala vedi che alla fine del film prendono il telefono per scattare una foto al loro nome per la prima volta sul grande schermo.”
Vi aspettiamo al Sicilia Queer a Palermo che sarà dal 23 al 31 maggio!